Che la Moulinsart, la società che detiene i diritti di Tintin, l’iconico personaggio creato da Hergé nel lontano 1929, avesse perso la causa contro Xavier Marabout, si sapeva. Ora però il giudice ha depositato le motivazioni e i provvedimenti conseguenti: Moulinsart perde la faccia, ma perde anche 30.000 euro.
Del fatto avevamo già parlato in occasione della lettura della sentenza: in pratica un pittore francese, Xavier Marabout ha realizzato negli anni una serie di tele con soggetto Tintin. Il giovane reporter è stato calato in atmosfere che richiamano esplicitamente il pittore statunitense Edward Hopper con, in aggiunta, una forte caratterizzazione erotica.
Il giudice ha sentenziato quello che era chiaro a tutti: il lavoro di Marabout non pretende di essere l’originale, si tratta di una forma di satira in arte.
E ora viene il bello.
La Moulinsart non si è limitata a fare causa a Marabout per 12.500 euro ma, a suo tempo, ha contattato le gallerie che lavorano con il pittore francese minacciandole di azioni legali se non avessero sospeso la rappresentanza dei quadri di Tintin.
Il giudice ha quindi riconosciuto la totale estraneità ai fatti contestati per Xavier Marabout e ha condannato la Moulinsart non solo a ripagare le spese legali del pittore (circa 20.000 euro) ma anche ai danni morali e materiali derivanti, per altri 10.000 euro.
Se consideriamo l’incredibile pubblicità che questa vicenda ha sollevato, Marabout può dirsi più che soddisfatto. Al contrario la Moulinsart, che con la sua politica aggressiva a difesa del diritto d’autore di Hergé si è attirata negli anni molte critiche, ha rimediato la figura di un Golia che perde contro Davide.