La scorsa settimana la giuria del Prix Interallié 2021 ha premiato Mathieu Palain per Ne t’arrête pas de courir (l’Iconoclaste).
Mathieu Palain aveva già vinto i premi Blù Jean-Marc Roberts e Roman-News per questo romanzo dedicato a Toumany Coulibaly, nel 2015 il più veloce quattrocentometrista francese, diventato poi rapinatore. Palain ha visitato Coulibaly in carcere ogni mercoledì per due anni. Nelle sale di visita, mentre si stringeva un’amicizia, ha cercato di svelare l’enigma di questo giovane, campione di giorno e delinquente di notte.
Ne t’arrête pas de courir ha già venduto più di 6.000 copie, secondo GFK. L’editore ha già avviato una ristampa di 30.000 copie.
Mathieu Palain, 32 anni, è al suo secondo libro. Il primo, Sale Gosse era stato pubblicato sempre da l’Iconoclaste nel 2019.
La giuria del Prix Interallié era composta quest’anno da Gilles Martin-Chauffier, Stéphane Denis, Jacques Duquesne, Serge Lentz, Eric Neuhoff, Christophe Ono-dit-Biot, Jean-Marie Rouart, Jean-Christophe Rufin, Philippe Tesson e Florian Zeller.
Lo scorso anno si era imposta Irène Frain con il romanzo Un crime sans importance (Seuil).