Lo studio, basato su dati GfK, è stato pubblicato in Francia ieri, provocando entusiasmo in tutto il settore: in Francia, ogni cinque libri acquistati, uno è un fumetto.
La buona salute del settore si può riassumere con questo dato: i fumetti sono il 18% del settore librario, il terzo attore per importanza dopo letteratura e libri per ragazzi.
L’entusiasmo è appena smorzato dal dato emblematico: sono i manga a “tirare”, rappresentando il 42% della «torta» del fumetto con una crescita record rispetto al 2019 del 18%. Crescita che deve ringraziare i campioni assoluti One Piece (Glénat) e Naruto (Kana).
La Bd fa il 27% della «torta» e, grazie ai campioni di incasso L’arabe du futur (Allary) e Blake et Mortimer (Blake et Mortimer) cresce del 5% rispetto al 2019.
Il fumetto per ragazzi, 25% del mercato, cresce “solo” del 2%, ma si è dovuto confrontare con i numeri da capogiro che Asterix ha segnato nel 2019.
Infine i comics americani, che rappresentano il 6% del mercato, con una crescita anno su anno del 6%.
Per gli analisti di GfK i fumetti «accompagnano il lettore per tutta la vita» sebbene si osserva che il segmento di maggior consumo (65%) è sotto i 30 anni.
Altro dato messo in risalto riguarda i titolo a catalogo. Il 2020, complice la pandemia, ha segnato una contrazione nel numero delle novità, circa il 12% di meno. Alla crescita quindi hanno contribuito anche i titoli più vecchi.