La casa editrice indipendente Rue de l’échiquier (distribuita da Harmonia Mundi) ha lanciato lo scorso 1 ottobre la rivista En Mutation, in collaborazione con L’Obs.
Per il suo primo numero, En Mutation affronta una questione che solleva molti dibattiti: «Puoi esserci un carnivoro etico?». In 160 pagine la rivista evidenzia così le diverse possibilità di nutrirsi (o meno) in modo responsabile degli animali, tenendo conto dei vincoli ambientali e del benessere degli animali.
«Non saremo d’accordo su tutto. E non è questo lo scopo di questa rivista», precisa subito la direttrice Emmanuelle Vibert.
Scrivono su questo primo numero: Emanuele Coccia, il filosofo del vivente; Elsa Maury, l’artista visiva che racconta la storia degli allevatori; Renan Larue, il professore che ha studiato la storia del dibattito tra carnivori e vegetariani; Jean-Baptiste Del Amo, scrittore diventato vegano, Melissa Mollen Dupuis, attivista per i diritti degli indigeni canadesi e molti altri.
I reportage fanno invece luce su iniziative in corso, come quelle di chef che valorizzano prodotti scelti con cura, come Mauro Colagreco, del Mirazur (Mentone), votato miglior ristorante del mondo nel 2019 e 3 stelle Michelin; allevatori che sperimentano la macellazione in azienda; pescatori con pratiche rispettose; la società Vital Meat, che scommette sulla “carne coltivata”; o Louise Gray, una donna scozzese che, per un anno, ha mangiato solo animali che ha ucciso con le sue mani.
Disponibile dal 1 ottobre 2021, il numero 1 della rivista ha un prezzo di € 19, per 160 pagine.