Venduta nelle librerie e nelle edicole dal 2008, la rivista XXI, di proprietà di La Revue dessinée e Editions du Seuil, avrà una propria casa editrice a partire dal prossimo marzo. La prima collana è XXI Bis, che raccoglierà longform journalism e “reportage letterari”.
I primi due titoli saranno disponibili a partire dall’8 marzo:
In La part du chien, Aurélie Champagne ha seguito per un anno quattro soldati con sindrome post traumatica, che si rimettono in piedi grazie al programma Arion, basato sulla mediazione canina. Ramsès Kefi, in À la base, c’était lui le gentil, propone un lungo studio sulle risse tra adolescenti, osservando le cause e il contesto di questi eventi drammatici e molto mediatici.
Altri due titoli usciranno il 5 aprile: Mais qui a piqué Valérie? di Pierre Carrey e C’est pas la mort di Patrice van Eersel.
Ogni titolo, di circa 100 pagine, viene venduto a 9 euro.
Nella presentazione della collana, si legge: «Guerre, pandemie, riscaldamento globale… I nostri punti di riferimento stanno tremando. I giornalisti che lavorano hanno un posto in prima fila, in altre parole sono sul campo. Come sensori delle scosse e dei deboli segnali di un mondo che cambia, sono lì per avvisare e annunciare, con sensibilità e finezza. Da qui l’idea di creare una raccolta di articoli lunghi, venduti singolarmente nelle librerie, per documentare questa realtà sul crinale, nelle crepe, tra distruzione e costruzione».
Questa non è la prima esperienza editoriale della rivista XXI, che partecipa regolarmente a progetti di co-pubblicazione. Nel 2021, la rivista ha realizzato un progetto di finanziamento partecipativo con Massot Editions per un fumetto, Un bébé si je peux! di Marie Dubois.
Nel 2020, la rivista ha co-pubblicato con Futuropolis Payer la terre, dell’americano Joe Sacco, uno dei grandi maestri del reportage disegnato.
La rivista XXI fa parte del gruppo Quatre, che pubblica anche le testate La Revue Dessinée, 6MOIS e TOPO.