La giuria del Prix du Livre d’art 2021 ha premiato Pascal Rousseau per il volume Hypnose (edizioni Beaux-Arts de Paris/Musée d’arts de Nantes). Il premio per il miglior catalogo di mostra è invece andato a Le corps et l’âme, de Donatello à Michel-Ange, sculptures italiennes de la Renaissance (edizioni del Louvre).
Il premio è stato assegnato lo scorso sabato 26 giugno nella cornice del festival Racines de ciel a Ajaccio, in Corsica.
Il premio ha appena un anno di vita: la prima edizione, nel 2020, ha visto vincitori Pauline Chougnet et Jean-Philippe Garric per La ligne et l’ombre, dessins d’architectes XVIème-XIXème siècle (edizioni Biblioteca nazionale di Francia).
Sostenuto dal Comune di Ajaccio il Prix du Livre d’art assegna una borsa di 3000 euro premia un lavoro nel campo della storia dell’arte e del libro d’arte.
La giuria di quest’anno era composta da Pascale Le Thorel, presidente degli editori d’arte del Sindacato nazionale d’edizione (SNE), Philippe Costamagna, direttore del Palais Fesch-Museo di belle arti di Ajaccio, Albert Dichy, direttore letterario dell’IMEC, Sébastien Allard, direttore del dipartimento pittura del Louvre, Eric de Chassey, direttore generale dell’Istituto nazionale di storia dell’arte, Laurence des Cars, presidente del Musée d’Orsay e del Musée de l’Orangerie, Marie-Christine Labourdette, presidente del Château de Fontainebleau, Jean de Lois, direttore dell’Ecole nationale supérieure de beaux-arts di Parigi, Sophie Makariou, presidente del Musée national des arts asiatiques – Musée Guimet, Philippe Morel, professore di Storia e civilizzazione e Marielle Pic, archeologa.