Per quanto mi riguarda questa 51esima edizione del Festival di Angoulême passerà alla storia per essermi ritrovato in maglietta sotto al sole, seduto ai tavolini del Latitude. Il fenomeno si è protratto per una quarantina di minuti, poi è calato il sole e sono tornate la felpa, la sciarpa, il cappello e il giaccone. Ma tant’è, la Storia non annuncia se stessa, accade e basta.
Quindi ecco una breve sintesi di Angoulême, con dati e informazioni tratte dalla stampa francese e impressioni raccolte sul posto.
Numeri, numeri, numeri…
Poi ci sono i “freddi” numeri: 200mila visitatori circa, che hanno riportato la partecipazione di pubblico ai livelli pre-Covid. Un calo generalizzato di vendite: -7%, secondo Dargaud, ma comunque sempre un +15% rispetto all’ultimo anno pre-Covid, il 2019. Dati in linea con quelli dell’editoria a fumetti nel corso del 2023, che trovate qui.
Alcune curiosità riportate sulla stampa o apprese sul posto: 300 le copie vendute con “dédicaces” di Les idolâtres di Joann Sfar (Dargaud), 1400 le copie complessive vendute sui banchi dell’editore Bamboo (con Fluide Glacial) che ha scelto di partecipare al festival in maniera originale, affittando i locali vuoti di un café chiuso da un paio di anni. Denoël Graphic, marchio poco noto in Italia, parte del gruppo Gallimard, a sua volta parte di Madrigall (al quarto posto nella classifica degli editori francesi, che trovate qui), ha dichiarato 12.000 euro di vendite («grande soddisfazione», anche considerato che è l’editore di Posy Simmonds, Grand Prix di questa edizione). La Simmonds non c’era, dall’alto dei suoi 78 anni ma ha venduto egualmente 120 copie sans dédicace. Sempre il loquace Jean-Luc Fromental di Denoël (ma anche sceneggiatore di Blake et Mortimer, per dire) confessa altri numeri: Keko e Portela, Fauve polar SNCF hanno venduto 140 copie di Contrition, e Altarriba e Sánchez 150 copie del loro ben promosso Le Ciel dans la tête. Da Dupuis non si sbilanciano con numeri certi ma danno un +7% di venduto rispetto al 2022 e una certa soddisfazione per titoli “difficili” come Madones et putains di Nine Antico che hanno fatto il tutto esaurito (ma non si sa quante erano le copie sul posto).
A differenza dei festival italiani non si grida immediatamente ai record, ma questo dipende anche dalla diversa prospettiva degli editori. Le case editrici medie e grandi partecipano in perdita a scopo puramente promozionale. Nemmeno le vendite sono “loro” perché la gestione degli stand è affidata a librerie e fumetterie locali (oculate strategie di rete che rendono l’eccezione culturale francese quella che è). A conferma di quanto detto, alle spalle di faraonici ed eleganti stand, si nascondono aree riservate altrettanto grandi e faraoniche, dove editor e autori conversano e stringono accordi.
Il Pass cultura e il passo indietro dei manga
I dati del Pass cultura (un’operazione simile al Bonus cultura italiano di qualche anno fa) per il 2023-2024 mostrano che i fumetti, e in particolare i manga, hanno perso terreno rispetto alla letteratura. Più in generale, i risultati del sistema sono chiaramente positivi. Nel 2023, gli utenti attivi erano 2,7 milioni. I libri sono diventati il primo prodotto consumato dai giovani utenti di Pass, davanti a cinema e musica. In totale, grazie all’operazione del governo, sono stati venduti 77.000 libri.
Introdotta nel 2022, la parte sociale del Pass cultura, che consente agli operatori e alle strutture culturali di lavorare nelle scuole, ha coinvolto 10.000 istituti scolastici (l’86% del totale) e più di 2,8 milioni di alunni.
75 milioni di fumetti venduti: un mercato forte che rallenta
Il mercato dei fumetti sta rallentando, ma rimane forte. Secondo l’istituto di rilevamento GFK, sono state vendute 75 milioni di copie per un fatturato stimato di 877 milioni di euro (-5%). Attualmente, il segmento dei fumetti ha registrato un calo dell’11% del volume di vendite rispetto al 2022, nonostante la presenza dei best-seller Astérix e Gaston Lagaffe.
Questo rallentamento deve essere però messo in prospettiva, dopo due anni storici e un contesto inflazionistico che ha costretto gli editori ad aumentare i prezzi (+7%).
— Leggi: Allarme fumetto in Francia: -11% di copie vendute e -5% di fatturato
Rachida Dati e Lorenzo Mattotti
Rachida Dati, Ministra della cultura, ha fatto la sua non scontata apparizione di ritorno da un viaggio in India. Si è soffermata a parlare con Lorenzo Mattotti e lo staff di Casterman. Come ci si poteva immaginare non è mancata la coda polemica.
#Angoulême #BD Un groupe de manifestants hostiles à la visite de Rachida #Dati chante devant la mairie, loin de la ministre de Culture. Le cortège officiel est passé par le musée, où expose l’illustrateur italien Lorenzo Mattotti. A 16h30, Mme Dati rencontre éditeurs et auteurs pic.twitter.com/Os8oUUp2Ao
— Sarazin Olivier (@o_sarazin) January 27, 2024
Né qualche battuta da parte degli addetti ai lavori:
Elle a osé le dire: “Vous savez que j’ai rencontré Uderzo?” lance Rachida Dati au grand Lorenzo Mattotti à Angoulême. “Mais vous ne dessinez que des hommes ?”, le questionne-t-elle, avant qu’on lui dise que plusieurs dessins représentent aussi des femmes”, relate Le Monde. 🥲
— Nils Wilcke (@paul_denton) January 28, 2024
And the winner is… Posy Simmonds!
Posy Simmonds, che si era imposta all’attenzione del pubblico francese (e internazionale) con il graphic novel pioneristico Gemma Bovary (Denoël Graphic, 2000), ha ricevuto il Grand Prix dalla città di Angoulême mercoledì 24 gennaio, in occasione dell’apertura del festival. Battendo sul filo di lana l’americano Daniel Clowes e la francese Catherine Meurisse, la Simmonds diventa all’età di 78 anni la quinta donna a vincere il prestigioso premio. I suoi lavori sono in mostra al Centre Pompidou di Parigi.
Per quel che vale, tifavo Meurisse.
Strategie webtoon ad Angoulême
Di fronte alle enormi tirature dei manga giapponesi, i fumetti sudcoreani hanno optato per il modello gratuito, attirando giovani autori francesi contattati durante il Festival. La Corea del Sud, con il suo formato webtoon, ha avuto una presenza discreta nei corridoi dei padiglioni. Ma per il responsabile dell’applicazione Webtoon in Europa, Yeojung Kim, è comunque importante: «Angoulême è il luogo in cui si riuniscono i creatori francesi ed europei. La Francia è il Paese in cui siamo venuti per approfondire il nostro rapporto con gli autori. Dobbiamo essere presenti».
Sull’applicazione Webtoon, sbarcata in Francia nel 2019, due milioni di utenti mensili possono leggere interi fumetti senza pagare un centesimo. A una condizione: la pazienza. Dopo un certo numero di episodi, gli altri vengono bloccati per una settimana. Per evitare l’attesa, bisogna pagare. Il modello apparentemente funziona, gli autori ricevono un minimo garantito più un’ampia fetta del reddito da impazienza. «Un plus che cambia le cose», secondo la giovane autrice Natacha Ratto. Contattata su Instagram, non aveva mai pubblicato niente prima di debuttare su Webtoon con Sex Drugs and RER.
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