Nata come una piccola fanzine studentesca chiamata Le Spon ben 25 anni fa, la casa editrice di Bruxelles L’employé du moi ha intrapreso un percorso di crescita straordinario, diventando un punto di riferimento nel panorama del fumetto franco-belga. Fin dagli esordi, l’editore ha tratto ispirazione da realtà francesi di spicco come L’Association e Cornélius, concentrandosi inizialmente su storie intime e personali, spesso di natura autobiografica o autofinzionale.
Il nome stesso della casa editrice, “L’employé du moi”, riflette questa predilezione per le narrazioni introspettive. Con il passare degli anni, il catalogo si è ampliato, accogliendo una varietà sempre maggiore di generi e stili, pur mantenendo un’attenzione particolare per la qualità e l’originalità delle opere.
“Ping-Pong Club”: una mostra per celebrare la creatività collettiva
Per celebrare questo importante traguardo, il Musée de la BD di Bruxelles ospiterà, dal 28 marzo al 14 settembre 2025, la mostra Ping-Pong Club, un’occasione unica per immergersi nell’universo creativo di L’employé du moi. L’esposizione presenterà oltre 150 tavole originali, che esplorano temi cari alla casa editrice, come la reinterpretazione dei generi narrativi, l’intimità, la politica e il passaggio all’età adulta.
La collezione “Ping-Pong”: un omaggio ai classici del catalogo
In concomitanza con la mostra, L’employé du moi lancerà la collana Ping-Pong, una serie di ristampe di titoli iconici del suo catalogo, arricchite da nuove edizioni eleganti e raffinate. Ogni volume, in un formato fedele all’originale o leggermente ridotto, presenterà una copertina inedita realizzata dall’autore.
Il nome della collezione, “Ping-Pong”, non è casuale: oltre a simboleggiare l’interazione e lo scambio creativo tra gli autori, rappresenta un omaggio all’opera di Taiyō Matsumoto e alle partite di tennis da tavolo che animavano il loro storico atelier.